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Non si può morire così...
Stefano Frapporti era un muratore di 48 anni. Il 21 luglio 2009 andava in giro in bicicletta quando è stato fermato da due carabinieri in borghese per un'infrazione stradale. Portato in carcere perché sospettato di spaccio non uscirà mai vivo dalla cella.

Questo blog nasce dalla volontà della famiglia di ottenere chiarezza su quel che è successo a Stefano e per chiedere che venga fatta giustizia.



ASSEMBLEA PUBBLICA TUTTI I MARTEDI' DALLE 20.00 ALLA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE "STEFANO FRAPPORTI" IN VIA CAMPAGNOLE 22.

domenica 22 novembre 2009

In cento alla fiaccolata in ricordo di Frapporti

Un centinaio di persone, amici, parenti e conoscenti di Stefano Frapporti, hanno sfilato ieri sera in centro storico per una fiaccolata in ricordo del muratore di 49 anni morto suicida in carcere poche ore dopo l’arresto. Ieri ricorreva il quarto mese dalla tragica scomparsa di Frapporti, “Cabana”, come lo chiamavano da sempre gli amici, era stato arrestato dai carabinieri dopo un controverso inseguimento in via Campagnole. Secondo gli amici di Frapporti, la versione dei carabinieri non sarebbe credibile perchè in palese contraddizione con quanto visto da almeno tre testimoni oculari dell’arresto. Sul caso, la magistratura roveretana è orientata a archiviare tutto non ravvisando comportamenti irregolari da parte delle forze dell’ordine nè delle guardie penitenziarie che avevano appena preso in consegna Frapporti. Al di là dei giudizi di merito, è indubbio che Frapporti, incensurato prima dell’arresto, amato e apprezzato sul lavoro per la sua abilità e onestà, fosse una persona con rapporti di amicizia forti in città. Nessuno lo crede un poco di buono, anche se lo scorso 21 luglio i carabinieri gli hanno trovato in casa un etto di hashish, arrestandolo per detenzione di sostanze stupefacenti. Molti sono anzi convinti che sentirsi trattato come un criminale l’abbia portato a togliersi la vita. L’affollata manifestazione di ieri, svoltasi senza tensioni, testimonia l’ansia di verità di parenti e amici, che hanno deciso di costituirsi in associazione.

Il Trentino, 22/11/2009

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